Pier Paolo Pasolini o della tensione magistrale

5 maggio lunedì                                                                                         12.00|13.00

 

Alessandra MAZZINI

Università degli Studi di Bergamo

 

La vita di Pasolini è percorsa da una divorante ansia didattica» scrisse Enzo Golino. Dall’incontro universitario con il professor Roberto Longhi fino all’Orestiade africana, Pier Paolo Pasolini dissemina la sua opera di interrogativi sulla magisterialità, vissuta come questione di coscienza che anima il poeta, consapevole della mutazione antropologica in atto nel proprio tempo, ma che vibra ancor prima nell’uomo di scuola, quale atto paideutico sperimentato in prima persona. Nel mezzo del fluire di questa ossessione educativa si colloca infatti l’esperienza del Pasolini-studente e poi del Pasolini-docente, dapprima in Friuli e poi negli anni romani. È nell’incontro decisivo con i suoi professori e in quello diretto e concreto con gli studenti, che siedono nelle aule di S. Giovanni di Casarsa, di Valvasone e di Ciampino, che il poeta bolognese si scopre per la prima volta magister e, proprio in quelle aule, prende forma la perenne vocazione pedagogica ed educativa pasoliniana, universale passione che mai lo abbandonerà.

 

Parole chiave: Pier Paolo Pasolini; scuola; magisterialità; vocazione educativa e pedagogica