L’urgenza di rivoluzionare il sistema scolastico italiano nel secondo dopoguerra: la tesi di Aldo Visalberghi
Università degli Studi di Palermo
Il contributo intende proporre una riflessione sul pedagogista e accademico italiano Aldo Visalberghi (1919-2007) che, influenzato dalle teorie pedagogiche di John Dewey, ha effettuato un’analisi critica e attenta della scuola italiana dell’immediato secondo dopoguerra, da lui definita eccessivamente autoritaria e, per questa ragione, bisognosa di vivere un cambiamento significativo che migliorasse la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento dei giovani italiani. Si metterà in evidenza come questi temi siano stati trattati da Visalberghi in opere di notevole importanza pedagogica, quali Scuola aperta del 1960 e Insegnare ed apprendere. Un approccio evolutivo del 1988.
All’interno di quest’ultime, infatti, il pensatore italiano, attraverso un confronto con la realtà sociale e scolastica americana e con le teorie pedagogiche deweyane, ha offerto agli educatori e agli insegnanti del suo tempo, ma anche a quelli attuali, dei suggerimenti per rivoluzionare il sistema scolastico italiano, analizzando alcuni temi come la relazione educativa tra docente e alunno, l’utilizzo in classe delle nuove tecnologie e lo svolgimento delle attività laboratoriali.
Parole chiave: Aldo Visalberghi, secondo dopoguerra, scuola, relazione educativa, John Dewey.