Sento la voce del direttore… o della direttrice? Figure ed immagini di autorità scolastiche nella letteratura per l’infanzia
Università degli Studi di Padova
La letteratura per l’infanzia ha riservato grande attenzione ai ritratti dei maestri e delle maestre nei romanzi e nei racconti per ragazzi. In numerosi (e felici) casi letterari, il ruolo del maestro e le relazioni con i propri allievi non solo hanno fatto da cornice ad indimenticabili avventure ma si sono trasformati nel leit-motiv fondamentale dell’intera narrazione, come nel caso della celebre creatura deamicisiana Cuore (1886). In questi contesti letterari, figure meno presenti e rappresentate della vita scolastica sono certamente i direttori. La loro rappresentazione è sempre stata marginale rispetto a quella degli insegnanti. Eppure, a ben leggere i libri per ragazzi, in particolare a partire dall’ultimo ventennio del XIX secolo in poi, il ruolo di questi personaggi minori ha iniziato a conquistare un crescente credito letterario. Oggigiorno, alcuni direttori e alcune direttrici di scuole rappresentati nelle pagine di romanzi contemporanei sono diventati delle vere e proprie icone. Si pensi, al Signor Stanislao, il direttore del collegio Pierpaoli in cui Giannino Stoppani sarà confinato o alla direttrice, sua moglie, la signora Geltrude, autoritaria, manesca e prepotente che non pochi tratti caratteriali condivide con un’altra celebre figura letteraria femminile, la temutissima, vendicativa e minacciosa direttrice nel romanzo Matilde, di Roald Dahl (1988), la signorina Spezzindue. L’obiettivo del mio intervento è di proporre una riflessione su queste figure letterarie veicolate nelle pagine di racconti e romanzi per l’infanzia.
Parole chiave: autorità, scuola, direttore, direttrice, stereotipi.