Maestro, maestri e maestre nelle “Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale” di Giuseppe Lombardo Radice
Maria VOLPICELLI
Università degli Studi Guglielmo Marconi
Le ‘Lezioni di didattica’ di Giuseppe Lombardo Radice hanno costituito un testo di riferimento fondamentale per la formazione della classe magistrale italiana anche a distanza dei tanti decenni trascorsi dalla loro prima apparizione nel 1913. Come ha ricordato il pedagogista Ernesto Codignola il loro successo fu “strepitoso”. Lo testimoniano le numerose successive edizioni e ristampe che andarono ben al di là delle aspettative dell’autore. Dichiaratamente ‘Accanto ai maestri’, maestro egli stesso nel corso della sua adolescenza, e quindi formatore di maestri nella sua veste di insegnante di scuola normale, di direttore di tirocinio di scuola elementare, di professore di pedagogia al Magistero di Roma, il pedagogista catanese ha formulato nelle pagine delle sue ‘Lezioni’ una peculiare concezione del maestro ispirata non solo ai presupposti teorici dell’attualismo pedagogico gentiliano ma anche alle molteplici concrete figure di maestre e maestri incontrati nel corso della sua esperienza magistrale. Giuseppe Prezzolini ha sintetizzato tale concezione nell’espressione “sii uomo sarai maestro!”. Il contributo proposto intende ripercorrere alcuni aspetti di tale concezione soffermandosi su alcuni momenti delle ‘Lezioni’ e su alcune figure esemplari della ideale “scuola serena” delineata dal pedagogista siciliano. Figure di una “scuola nuova” capace di valorizzare gli allievi promuovendone nel contempo l’intelligenza, la creatività e la crescita spirituale e morale.
Parole chiave: Giuseppe Lombardo Radice, maestro, didattica, esperienza magistrale, scuola.