Maestria e alterità. Un confronto tra E. Levinas e M. Zambrano
Università degli Studi di Palermo
Sebbene la filosofia di Emmanule Levinas sia da tempo riconosciuta come una delle più rilevanti del ventesimo secolo e, quindi, sia stata ampiamente studiata, è solo recentemente che ha iniziato a ricevere un’attenzione considerevole e crescente da parte dei filosofi dell’educazione. Eppure, scrive P. Ricoeur (1983) che la relazione tra maestro e allievo sottostà a tutte le analisi di Emmanuel Levinas. La maestria è, infatti, per questo celebre allievo della fenomenologia husserliana, carattere proprio dell’Altro.
Levinas valorizza l’insegnamento in modo specifico in tre modi: come relazione personale con l’altro, come conversazione e, infine, come relazione etica. Per Lévinas, un vero insegnamento riflette un autentico incontro con il volto dell’altro, il che implica che – come scrive in Totalità e Infinito – l’insegnamento non può essere ricondotto alla maieutica: viene dall’esterno e mi porta più di quanto il soggetto possa contenere.
Il contributo mira, in primo luogo, a mettere in evidenza le implicazioni pedagogiche di questo nesso tra maestria e alterità nel pensiero di Levinas, attraverso categorie come quelle di volto, asimmetria, discorso, vocazione, responsabilità.
In secondo luogo, queste categorie saranno messe in dialogo con alcune pagine di filosofia dell’educazione di Maria Zambrano dedicate all’essenza dell’esser maestro, ma anche al senso della paternità.
La filosofia spagnola, infatti, riflette sul legame essenziale tra filosofia ed educazione, intesa come sviluppo integrale dell’unicità di ogni persona, grazie al ruolo di mediazione del maestro. Considerare in tal modo il ruolo del maestro equivale a tracciare le linee di una fenomenologia della relazione educativa come etica. Infatti, dando la priorità alla relazione etica e allo sviluppo personale nell’educazione piuttosto che all’oggettività della conoscenza, Levinas e Zambrano sollecitano l’insegnante “ad avvicinarsi allo studente con apertura, generosità e umiltà” (Morrison, 2009).
Parole chiave: Maestria, alterità, trascendenza, responsabilità, etica.